Correggere le orecchie a sventola Settembre 10, 2020chirurgiachirurgia dell orecchiochirurgia esteticaorecchie a sventola Editore Il problema delle orecchie a sventola è piuttosto comune. Si tratta, naturalmente, di un difetto puramente estetico, che in nessun modo causa problemi al normale udito di una persona, e diventa un problema unicamente quando non ci si sente a proprio agio con sè stessi. A ben pensarci, le orecchie a sventola sono semplicemente un po più sporgenti rispetto alle orecchie “normali”, e, probabilmente, non sarebbero causa di derisione o sofferenza se questa variazione genetica (perchè di genetica si tratta) si presentasse più spesso di quanto fa nella realtà. Purtroppo, la grande maggioranza di chi ha orecchie sporgenti vuole liberarsene, oppure ci convive male e ricorre a vari metodi per occultarle. C’è poi chi, per liberarsene definitivamente, ricorre alla chirurgia plastica, decidendo di sottoporsi ad un’operazione nota come otoplastica. Questa operazione può essere eseguita su adulti, ma anche su bambini che abbiano superato i cinque anni di età; infatti, dopo i cinque anni, le orecchie hanno finito di svilupparsi e non cambieranno più, ed è pertanto possibile andare ad intervenire su di esse. Può sembrare strano che un bambino tanto giovane voglia subire un’operazione chirurgica, difatti, in pazienti di quell’età è di solito il genitore a decidere, se percepisce sofferenza nel figlio esposto agli scherzi dei suoi coetanei. L’operazione che corregge le orecchie a sventola, non è considerata pericolosa, è anzi un intervento svolto in anestesia locale (tranne che nei bambini, i quali subiscono l’anestesia totale per ovvie ragioni) e spesso nell’ambulatorio del chirurgo scelto. Non dura più di 3, 4 ore ed il paziente può tornare a casa il giorno stesso. Una volta eseguita l’operazione, durante le prime 48 ore bisogna stare in assoluto riposo e per una settimana circa bisogna portare un bendaggio protettivo. Dopo una settimana si può tornare alle normali attività, ed è sufficiente indossare una benda protettiva la notte, per qualche settimana. Naturalmente, ci sono dei rischi quando ci si sottopone a chirurgia estetica. In generale, ed anche nel caso delle orecchie a sventola è bene conoscerli e valutarli attentamente, prima di andare sotto i ferri. Anzitutto, esiste il rischio che le cicatrici rimangano evidenti (anche se comunque posizionate dietro l’orecchio e, quindi, in una zona relativamente nascosta), c’è poi il rischio di infezioni ed infiammazioni, derivante da qualsiasi operazione, dolore che non passa, ed un risultato insoddisfacente, quale, ad esempio, una certa asimmetria nelle due orecchie. …
Chi non conosce altro che vestiti estivi Settembre 10, 2020Dicembre 8, 2022comprare vestitivestitivestiti da donnavestiti estivi Editore Credo che molti di noi danno tutto troppo per scontato. Parlo di chi, come me, ha avuto la fortuna di nascere e crescere in paesi ricchi, dall’economica solida e dai confini sicuri; chi non ha mai dovuto scappare dalla guerra o dalla fame. E quando parlo di dare le cose per scontate, non mi riferisco a quelle più ovvie quali il dormire in una bella casa, al caldo, l’avere sempre cibo sotto i denti, avere soldi per andare in vacanza, per studiare all’università, per comperare un’automobile. Parlo di cose più sottili. Di recente ho fatto un viaggio nel centro America; si è trattato di un soggiorno di lavoro per il quale ho vissuto in Messico per circa un mese. Durante questo periodo ho avuto modo di fare la conoscenza di persone splendide che mi hanno accolto nella loro comunità con grande amorevolezza e le quali ho stretto bei rapporti d’amicizia. Sembra un tempo troppo breve per poter dire, “mi sono fatta degli amici”, eppure questa è le realtà. Forse questa differenza è data dal tipo di vita che si vive in un paese come il Messico, dove la situazione non è delle più facili per molte persone e, quindi, bisogna usare tutto il tempo a disposizione per essere felici. Forse è solo un fatto culturale. Forse, ancora, sono solo stata fortunata nel trovare le persone giuste. Ad ogni modo, una sera siamo entrati nel discorso degli abiti ed io menzionato le due parole “vestiti estivi” assieme, per distinguerli semplicemente da quelli invernali. Mi sono resa conto allora di quanto quello che per me è ovvio, per altri non lo sia affatto. I miei amici centroamericani non avevano mai avuto il dilemma del doppio guardaroba o del cambio di stagione perché il freddo non l’avevano mai conosciuto. E se, così, su due piedi, quello che uno può pensare è “wow”, a rifletterci un po’ su ci si rende conto che queste persone non avevano mai avuto la possibilità di viaggiare. Ho conosciuto una bambina che mi ha chiesto come fosse la neve, e questo mi ha spezzato il cuore. Mi ha fatto male pensare che, mentre io pensavo ai vestiti estivi o invernali, c’erano davanti a me delle splendide anime che avrebbero voluto veder cadere fiocchi di neve dal cielo almeno una volta nella vita. Forse viaggiare per il mondo non è criterio per giudicare la fortuna di una persona, visto che non tutti amano farlo o ne sentono la necessità, e, a dire il vero, le persone che ho avuto l’onore di conoscere durante il mio viaggio di lavoro mi sono sembrate davvero felici della loro vita. Io, però, ho subito un risveglio. Forse l’urto l’ho vissuto io nel rendermi conto di quanto frivolo sia un discorso come quello sui vestiti estivi.…